Un derby può cambiare il corso della stagione e non solo; soprattutto nella Capitale, quando una delle due squadre fa sua la stracittadina travolgendo l’altra, emozioni e stati d’animo indirizzano programmi e strategie societarie. Capita così che in casa Lazio l’ebbrezza del 3-0 rifilato ai cugini giallorossi abbia avuto l’effetto di imprimere l’accelerazione decisiva al rinnovo contrattuale di Simone Inzaghi; viceversa, la sonora disfatta contro i biancocelesti manda in crisi, chissà se definitivamente, il rapporto tra la Roma e il tecnico Paulo Fonseca, finito direttamente sul banco degli imputati.
Il derby porta il rinnovo: Simone Inzaghi alla Lazio fino al 2023
Critiche, dubbi, incertezze: tutto dimenticato. Il derby stravinto e dominato dall’inizio alla fine ha ricompattato l’ambiente Lazio in tutte le sue componenti; in particolare, l’entusiasmo per il roboante 3-0 inflitto ai cugini pare aver prodotto un riavvicinamento decisivo tra il presidente Lotito e Simone Inzaghi nella lunga ed estenuante trattativa per il rinnovo contrattuale del tecnico. Tanto da portare alla tanto sospirata fumata bianca: Inzaghi, il cui accordo con il club biancoceleste andrà in scadenza a giugno prossimo, nei prossimi giorni apporrà la sua firma su una nuova intesa biennale. Contratto fino al 2023 per un ingaggio di poco superiore ai due milioni di euro con ricchi bonus previsti in base a determinati obiettivi raggiunti, in primis l’eventuale qualificazione alla prossima Champions League. La notizia del rinnovo di Inzaghi ha creato un surplus di entusiasmo e regalato nuove certezze in casa Lazio; il viatico ideale per preparare al meglio i prossimi impegni. Il più immediato, gli ottavi di Coppa Italia all’Olimpico contro il Parma.
Il tracollo fa male: la Roma si interroga, Fonseca vacilla
Uno shock che nessuno in casa Roma riesce ancora a smaltire e che apre delle crepe profonde nel rapporto tra l’ambiente e Paulo Fonseca. Il tecnico portoghese è finito sul banco degli accusati come principale imputato del tracollo giallorosso nel derby. Un’autentica disfatta che riporta fragorosamente a galla tutti i limiti tecnici e caratteriali della Roma; i giallorossi appaiono brillanti e disinvolti contro le squadre di fascia medio bassa, ma collassano al cospetto delle grandi o presunte tali. Tre pareggi contro Juve, Milan e Inter; tre capitomboli contro Napoli, Atalanta e Lazio.
Nella giornata di ieri il presidente Dan Friedkin, insieme al figlio Ryan, ha avuto un lungo colloquio con il nuovo General Manager Tiago Pinto; il patron giallorosso vuole capire, anche e soprattutto in vista della prossima stagione, se Paulo Fonseca sia l’uomo giusto cui affidare il definitivo rilancio tecnico della Roma. L’ex allenatore dello Shakhtar dal canto suo ha solo un modo per guadagnarsi il rinnovo del contratto in scadenza a giugno: riportare la Lupa in Champions, attraverso il quarto posto in campionato o vincendo l’Europa League. Obiettivi che dopo venerdì sera hanno assunto le sembianze di un Everest da scalare a mani nude.