Per il secondo anno consecutivo l’Inter entra in semifinale di Coppa Italia. Al termine di un derby combattuto, a tratti nervoso e ricco di emozioni i nerazzurri hanno piegato 2-1 il Milan nei quarti di finale e ora attendono la vincente del match di stasera tra Juventus e Spal. A decidere la sfida del Meazza è stato il grande incompreso Christian Eriksen; una splendida parabola direttamente su punizione al 97’ ha regalato il passaggio del turno ai nerazzurri e impresso una possibile svolta nel suo rapporto con Antonio Conte.
Nel Milan il grande protagonista in chiaroscuro è stato come al solito Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese ha prima firmato il gol del vantaggio rossonero alla mezz’ora del primo tempo; nella ripresa ha rimediato l’espulsione per doppia ammonizione dopo un’entrata da dietro ai danni di Kolarov. Particolarmente nervoso il fuoriclasse svedese protagonista di una rissa da saloon con Romelu Lukaku al termine della prima frazione. Proprio il centravanti belga ha firmato su rigore al 71’ il pareggio interista. L’Inter vola in semifinale e forse ritrova un grande giocatore; il Milan subisce un altro ko ma è ancora più vivo che mai.
Conte gonfia il petto: “La mia Inter cresce bene”
Non può non essere soddisfatto, Antonio Conte. Il tecnico dell’Inter elogia la prova dei suoi dopo il successo sul Milan nei quarti di Coppa Italia:
“Semifinale, come l’anno scorso. Per il secondo anno consecutivo, quindi il merito è soprattutto dei calciatori. È stato un derby duro, il Milan non è in testa in campionato per grazia ricevuta, averli eliminati ai quarti mi rende contento”.
Sono due squadre piuttosto vicine come valori:
“Il Milan ha valori importanti. Anche in undici contro undici abbiamo avuto delle occasioni: fino all’espulsione il risultato non era giusto, avevamo creato molto e il loro portiere è stato il migliore in campo. Poi c’è stata l’espulsione di Ibrahimovic e siamo stati bravi a ribaltarla. Anche stasera però c’è un dato: creiamo tantissimo, ma dobbiamo essere più cattivi sotto porta, perché concretizziamo davvero poco”.
C’è stato grande nervosismo:
“È un derby, non una passeggiata di salute. Una gara molto sentita sia da noi che da loro”.
Pioli non si abbatte: “Il Milan non esce ridimensionato”
Stefano Pioli non perde la serenità. Il tecnico del Milan, nonostante la sconfitta nel derby con relativa eliminazione dalla Coppa Italia, vede il bicchiere mezzo pieno: “Affrontare una squadra forte come l’Inter è già difficile in undici, figuriamoci in dieci”. Il riferimento è ovviamente all’espulsione di Ibrahimovic al 58′: “C’è da dire che siamo stati un po’ ingenui sul fallo del rigore. Rimane comunque una buona prestazione, esco da questa sconfitta fiducioso sul nostro futuro”.
Pioli insiste: “A fare la differenza è stata l’inferiorità numerica; in undici contro undici la partita era aperta a qualsiasi risultato e noi eravamo in vantaggio. Il fallo di Ibra? E’ stato un intervento dettato dalla generosità; Zlatan si è fatto un po’ prendere dalla voglia di aiutare la squadra, poteva rallentare un po’ la corsa ma sono cose che succedono”.