Tiago Pinto a trecentosessanta gradi. Il nuovo general manager della Roma ha incontrato questo pomeriggio i giornalisti in sala stampa a Trigoria per affrontare tutti i temi sensibili della galassia giallorossa. Su tutti, la vicenda che ha coinvolto Edin Dzeko e il tecnico Paulo Fonseca. E proprio sul tecnico portoghese, Pinto ne ha di fatto preannunciato la conferma anche per la prossima stagione:
Questa mattina c’è stato l’incontro tra Dzeko e Fonseca. Qual è la situazione tra i due? Qual è la posizione della società? Chi sarà il capitano nella prossima partita?
“Non mi aspettavo queste domande (ride, ndr). Non voglio sfuggire la questione, è importante chiarire. Si è detto e scritto molto, ma è importante capire che i club vivono dinamiche simili a quelle di una famiglia: i problemi nascono e si risolvono. E bisogna uscirne più forti. Edin è un grande professionista, un grande calciatore che ha scritto pagine importanti della storia della Roma, come è vero che Fonseca è il leader del nostro progetto sportivo ed è la persona alla quale abbiamo affidato il nostro futuro immediato e a medio-termine. Ci siamo incontrati e abbiamo risolto le incomprensioni; ora dobbiamo concentrarci sul bene della Roma che è più importante degli interessi dei singoli. La questione della fascia da capitano? Edin non lo sarà più”.
Aveva detto che dopo il mercato, sarebbe arrivato il momento del parlare del rinnovo Pellegrini: avrà tempi stretti? Ci fa un bilancio del mercato?
“Pellegrini è stato l’unico calciatore di cui ho parlato nella mia prima conferenza stampa, perché incarna perfettamente i valori del nostro progetto. È giovane, di talento, con una forte identità del club; a breve ci vedremo col suo agente. Riguardo il mercato: le operazioni in entrata sono di alto profilo; El Shaarawy e Reynolds sono acquisti importanti che rafforzano l’organico. Per quanto riguarda le uscite, per una ragione o per l’altra non si sono concretizzate alcune trattative. Vedremo a giugno”.
Se la Roma non arrivasse in Champions, potrebbe essere costretto a vendere i big come successo ai suoi predecessori?
“Rispetto la domanda, ma oggi è 3 febbraio e la domanda ci proietta già ad uno scenario di fine stagione e non sono in grado di predire il futuro. La priorità va alla partita di sabato”.
A prescindere dal posizionamento di fine stagione della Roma, può garantire già oggi che Fonseca sarà l’allenatore del prossimo anno?
“Innanzitutto garantisco che tutte le notizie su presunte riunioni con altri allenatori sono del tutto false. Dan, Ryan e io siamo soddisfatti di Fonseca con cui lavoriamo per il presente e il futuro della Roma”.
Com’è nata l’idea dello scambio Dzeko-Sanchez? Gli umori della piazza hanno influito?
“Vorrei far mie le parole di un dirigente esperto e competente come il direttore Marotta, ciò che ha detto corrisponde al vero. Ho incontrato Ausilio, che stimo ed è stato gentile e cordiale con me. Abbiamo parlato di diverse questioni ma non siamo mai arrivati ad intavolare una vera e propria trattativa”.