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Serie A

Simone Inzaghi preannuncia il rinnovo: “Ormai ci siamo”

Simone Inzaghi e la Lazio, un matrimonio destinato a durare per altre tre stagioni. E’ lo stesso tecnico biancoceleste a preannunciare, nel corso della conferenza stampa di presentazione del match contro il Cagliari, posticipo della 21/a giornata in programma domani sera all’Olimpico, l’imminente e auspicato rinnovo di contratto fino a giugno 2024:

“Ci siamo visti, sono molto positivo come lo è il presidente. Negli ultimi due giorni è stato impegnato in Lega a Milano, lo rivedrò oggi ma siamo molto avanti nelle negoziazioni. Sono contento, sapete tutti cosa rappresentano questa società e questa maglia per me”.

Domani si affrontano la squadra che ha fatto più punti nel 2021 e quella che ne ha fatti di meno…

“Contro il Cagliari sarà una partita molto insidiosa. Loro stanno facendo pochi punti, ma le prestazioni sono buone. Ho visto l’ultima partita, hanno qualità e giocano un buon calcio. Ce l’aspettiamo con un modulo speculare al nostro. Sicuramente, per quello che ha mostrato, non merita la classifica attuale. Domani sarà un banco di prova importante per valutare la maturità della squadra”.

Quanto conta avere una settimana intera per preparare una partita?

“C’è più possibilità di allenarsi bene e di andare nello specifico. Da dopo il lockdown abbiamo giocato ogni tre giorni. In questa settimana abbiamo lavorato bene, anche se abbiamo avuto qualche problemino. Domani non ci saranno Strakosha, Patric, Luiz Felipe e Cataldi; Caicedo e Radu andranno valutati tra oggi e domani”.

Dopo questo filotto di vittorie, cambiano gli obiettivi?

“Il nostro obiettivo era la qualificazione agli ottavi di Champions. Il campionato è difficilissimo e le squadre di vertice stanno andando forte. Abbiamo lasciato qualche punto, ma adesso siamo lì e non vogliamo mollare. Sappiamo di dover pedalare tanto”.

Un suo giudizio su Milinkovic Savic, premiato come miglior giocatore di gennaio?

“Ha fatto grandissimo progressi, è uno dei nostri top player. Unisce la qualità alla quantità, con una grande prestanza fisica. Deve continuare così, senza guardare al passato ma sempre al futuro. Alla fine della partita di Bergamo aveva avuto un piccolo problema, ha lavorato a parte me è carico per domani”.

Quanto conta la serenità del gruppo?

“Abbiamo una testa diversa rispetto al girone d’andata. In questo ultimo mese, dopo la sosta di Natale, a parte Luiz Felipe siamo riusciti ad avere la squadra quasi al completo. La cosa migliore è questa, normale poi che i risultati portino dei benefici anche sul morale, oltre che per la classifica”.

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