La sconfitta contro la Juve non ha lasciato il segno. La Roma, nel lunch match della 22/a giornata, liquida senza problemi l’Udinese con un perentorio 3-0 e torna al terzo posto in classifica scavalcando proprio i bianconeri.
In un Olimpico assolato ma gelido la squadra di Fonseca ipoteca subito il risultato grazie a una doppietta di Jordan Veretout; il centrocampista francese va a segno al 5’ con un bel colpo di testa e al 25’ trasformando con la consueta freddezza un calcio di rigore.
L’arbitro Giacomelli, con l’ausilio del Var, ha poi annullato al 30’ il 3-0 di Pellegrini per un fallo commesso in precedenza da Mikhtaryan ai danni di un difensore bianconero.
Nella ripresa l’Udinese ha provato a riaprire i giochi ma ad eccezione di una clamorosa chance per Deulofeu provocata da un errore di Cristante e sventata in extremis da Pau Lopez, la squadra di Gotti poco ha potuto contro una Roma attenta e concentratissima. E in pieno recupero un gran gol del rientrante Pedro, subentrato a Veretout al 78’, sancisce il 3-0 finale a favore dei giallorossi. I capitolini riconquistano la terza piazza e ora possono preparare al meglio l’andata dei sedicesimi di Europa League contro il Braga in programma giovedì prossimo.
Fonseca è contento: “La squadra è in crescita, ora il Braga”
Paulo Fonseca non può non essere soddisfatto. Il perentorio 3-0 rifilato all’Udinese consente alla Roma di tornare al terzo posto e di ribadire il suo impressionante ruolino di marcia contro le cosiddette piccole o medio/piccole. Il tecnico portoghese si presenta sorridente nella conferenza stampa del post partita:
“La squadra mi è piaciuta molto fin dall’inizio; abbiamo aggredito l’Udinese senza concedere spazi”.
Che differenza c’è tra la Roma con Dzeko e quella con Borja Mayoral?
“Sono due giocatori diversi, dipende dalla partita e da come difende l’altra squadra. E’ vero che la profondità di Mayoral è importante, oggi ha lavorato tanto in difesa e in attacco, anche se non ha fatto gol. Nel secondo tempo era importante fare entrare Dzeko, il suo appoggio è stato molto importante, ma anche lui ha giocato in profondità. Hanno giocato entrambi bene”.
Gotti non cerca scuse: “Noi male, ma la Roma ha meritato”
A distanza di una settimana un primo tempo diverso dall’ultima partita, cosa non ha funzionato?
“C’è da dire che la Roma ha meritato disputando i primi 45’ di grande livello; abbiamo preso gol al quarto minuto, alla prima azione e abbiamo perso le misure da subito. Quando provavamo ad attaccare con tanti uomini eravamo poco equilibrati. E’ stato il filo conduttore del primo tempo, poi un rigore così dá la tranquillità alla Roma per gestire. La ripresa è stata diversa, loro provavano a gestire e noi cercavamo di rientrare in partita. Ci siamo andati vicini con Deulofeu, la sua occasione ci avrebbe permesso di vivere 20-25 minuti finali completamente diversi”.
Quello delle distanze è stato il vostro problema; merito della Roma o demerito vostro?
“La Roma è stata brava, senza dubbio, ma anche noi normalmente siamo bravi a nostra volta gestire queste situazioni. Un po’ è stato per il gol subito e la voglia di andare a prenderli alti, poi ci siamo dimostrati impreparati in certe transizioni”.