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Serie A

Lotito e i medici deferiti per il caso tamponi: i rischi per la Lazio

Un fulmine a ciel sereno ha squarciato la giornata in casa Lazio. La Procura della Federcalcio ha infatti deferito il presidente Claudio Lotito e i medici Pulcini e Rodia per il caso tamponi.

Il procuratore Giuseppe Chinè ha evidentemente considerato non sufficiente la memoria difensiva prodotta dal club capitolino e l’audizione dei diretti interessati per poter archiviare le accuse. La procura, una volta acquisito il materiale raccolto nel corso delle indagini, avrebbe ravvisato il mancato rispetto del protocollo anti-Covid in diverse occasioni da parte dei medici della società.

Il parere dell’avvocato Rombolà: “Rischio penalizzazioni”

Una volta appresa la notizia, la domanda circolata tra tifosi, appassionati e addetti ai lavori è stata una e una sola: cosa rischia concretamente la Lazio in caso di condanna da parte del Tribunale federale nazionale?

Ha provato a rispondere al quesito, tra gli altri, l’avvocato Carlo Rombolà uno dei massimi esperti di diritto sportivo: “La violazione dei protocolli federali anti-Covid è grave; per quanto riguarda le possibili sanzioni esiste una certa gamma di possibilità; si va dalla semplice ammenda alla penalizzazione in termini di punti in classifica; per i casi più gravi è prevista anche l’esclusione dalle competizioni ma non mi sembra questo il caso”.

Precisa poi Rombolà: “Ora la palla passa al Tribunale Federale Nazionale. Sono accuse importanti, perché fanno riferimento a comportamenti non solo contra legem ma anche reiterati. L’articolo 6 del codice di giustizia sportiva coinvolge la società a titolo di responsabilità oggettiva, perché risponde direttamente dell’operato di chi ci lavora e la rappresenta. La Lazio rischia concretamente un’ammenda e i punti di penalizzazione”.

Pulcini si difende: “Sono super tranquillo”

“Sono super tranquillo e felice di poter spiegare la posizione di un professionista che da tanti anni lavora correttamente nel rispetto delle regole”. Firmato, Ivo Pulcini. Il medico sociale della Lazio non fa una piega di fronte al deferimento notificatogli oggi dalla Procura della Federcalcio in merito alle ipotizzate violazioni del protocollo anti-Covid della Figc. E precisa, in merito alle mancate comunicazioni dell’esito dei tamponi prima delle gare di Champions contro Brugge e Zenit: “Abbiamo comunicato subito alla Asl, ma non avevamo la certezza che fossero veri positivi. Materialmente io non ho mai visto l’esito dei tamponi fatti dalla Uefa perchè non ho accesso alla piattaforma”.

Dalle indiscrezioni che filtrano già dalla Procura, si vocifera che l’accusa possa chiedere per la Lazio, oltre a una pesante ammenda con relativa inibizione per Lotito e i due medici, una penalizzazione di almeno 4 punti in classifica per la squadra; un macigno che rischia di compromettere l’intera stagione agonistica del club biancoceleste.

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