La notizia del giorno in casa Torino è la positività al Covid di due calciatori. Davide Nicola, nella conferenza stampa di presentazione dello spareggio salvezza contro il Cagliari in programma domani alla Sardegna Arena, ci scherza su:
“Ho fatto una battuta con loro, mi avete tolto due problemi. Reagisco in maniera pratica: ne abbiamo altri. Non cerco alibi e non spreco energia. Auguro loro di guarire quanto prima”.
Ha ricevuto tanti attestati di stima dalla squadra:
“Fa piacere, vedo un gruppo che lavora con passione e dedizione. Sanno che mi butterei nel fuoco per proteggerli, è la base per costruire qualcosa di importante. E’ determinante per fare ciò che vogliamo. Non è difficile andare d’accordo con me, basta metterci passione e dare sempre il massimo, dal riscaldamento alla partita”.
Conterà più la tattica o la forza dei nervi domani sera?
“Il Cagliari ha una rosa importante, come noi del resto. Per tanti motivi sono squadre che non sono riuscite ad esprimersi. Non possiamo distinguere tattica e nervi: dobbiamo essere un tutt’uno, noi dobbiamo andare al massimo e non avere alibi. Nelle ultime quattro partite abbiamo migliorato tanti numeri, sarà una partita per fare un ulteriore step”.
Avrete una vocazione offensiva maggiore rispetto al Cagliari?
“Dobbiamo fare uno step in più. Lottano per il nostro stesso obiettivo, salvarsi è una cosa seria che ritiene grande equilibrio. C’è differenza tra ciò che dici di voler fare e ciò che fai in campo, bisogna avere rispetto ed equilibrio”.
Vi trovate meglio a giocare di rimessa?
“Può essere vero, ma nelle ultime quattro partite non ho visto una squadra che ha pensato a difendersi. Vogliamo essere aggressivi e proporre, abbiamo il dna per farlo”.
Quali sono le insidie della sfida contro il Cagliari?
“Le insidie principali vengono da noi, dalla nostra paura di non farcela a superare gli ostacoli. Vedo però che la squadra si sta impegnando al massimo per scacciare dubbi e insicurezze. I sacrifici e l’impegno ti portano consapevolezza e valori per migliorare. E’ chiaro poi che abbiamo a che fare con un avversario che come noi è a caccia di punti salvezza. Sarà una battaglia”.
Ha trovato l’assetto difensivo giusto?
“La mia idea di assetto difensivo era presente nella mia testa ancora prima di entrare al Filadelfia. Questa squadra può portare avanti un’identità e avere continuità negli interpreti”.
Qual è la quota salvezza?
“Non perdo tempo in questi calcoli, non li ho mai fatti e non saprei dirlo. La corsa per salvarsi è aperta e molto probabilmente si deciderà tutto in extremis. Noi intanto dobbiamo cominciare a vincere”.