L’attesa è spasmodica, si percepisce ed è quasi tangibile. Domani pomeriggio alle 15, Inter e Milan scenderanno in campo nel derby più atteso e sentito degli ultimi dieci anni. In palio non c’è la semplice supremazia cittadina, ma un frammento non irrilevante di scudetto. Nerazzurri in testa con 50 punti, rossoneri secondi con 49: i tre punti domani peseranno come un macigno.
Antonio Conte si presenta nella consueta conferenza stampa di presentazione della gara carico e sicuro di sè. Il tecnico nerazzurro confida in una grande prestazione dei suoi. E’ il derby più importante degli ultimi anni. Che partita si aspetta?
“Un derby diverso rispetto a quelli degli anni passati proprio perché riguarda l’alta classifica. Parliamo di due squadre quasi appaiate al vertice. E’ una bella soddisfazione per Milano avere questo tipo di partite con questa posta in palio. Sappiamo benissimo che il derby devi vincerlo per un discorso di campanilismo e per ragioni di classifica”.
Qual è il messaggio che ha trasmesso ai giocatori?
“Il messaggio è lo stesso di sempre: dare il massimo cercando di vincere e migliorare. Da questo punto di vista non c’è differenza tra la gara di domani e le altre. Sappiamo bene però che un derby non è mai una partita come le altre; in più affronteremo una diretta concorrente per il vertice della classifica”.
“Eriksen fa progressi; il derby non sarà decisivo”
Da un derby all’altro. Il ruolo di Christian Eriksen nell’Inter sembra legato proprio alla stracittadina; decisivo in Coppa Italia, il centrocampista danese potrebbe essere l’uomo chiave anche domani. Conte conferma la crescita dell’ex Tottenham:
“Mi porto dietro tre dubbi per la partita di domani. Non ho deciso ancora niente, abbiamo visto dei miglioramenti in Christian e stiamo cercando di lavorare. Avremo ancora più modo di farlo con lui. Ha fatto progressi, ci è venuto molto incontro e questo è buono per noi, per l’Inter, per me e per i tifosi”.
La sfida di domani, comunque vada, non deciderà le sorti del campionato:
“Mancano sedici partite, lo scudetto e la Champions non si decidono domani. Non dimentico che tanti si chiedevano prima della gara con la Fiorentina a quanti punti di distacco saremmo arrivati dal Milan, visto che loro avevano Crotone e Spezia. Ci arriviamo con un punto in più e in tanti pensavano che il derby sarebbe stata la botta finale. E’ la dimostrazione della difficoltà in assoluto del campionato, dove in ogni partita c’è un’insidia. Noi dopo il Milan avremo il Genoa e il Parma, squadre che lottano per la salvezza ma con delle rose di grande qualità. Si può perdere contro chiunque”.