Pioli mastica amaro: Il Milan resta senza Ibra e Calhanoglu

A Zlatan Ibrahimovic resta solo il festival di Sanremo. Per almeno le prossime tre settimane infatti, il trentanovenne fuoriclasse svedese dovrà guardare le partite del Milan dalla tribuna.
Lesione muscolare all’adduttore per Ibra; ko anche Calhanoglu
La diagnosi degli accertamenti cui è stato sottoposto Ibrahimovic, uscito al 56’ nel corso della sfida di ieri sera contro la Roma proprio per un problema muscolare, recita impietosamente: “Lesione del muscolo lungo dell’adduttore sinistro, sarà rivalutato tra una decina di giorni”.
Che, tradotto, equivale a saltare a piè pari le gare contro Udinese, Verona, Napoli e quasi certamente i due match di andata e ritorno degli ottavi di Europa League contro il Manchester United.
Una vera doccia fredda per l’attaccante svedese che proprio nel momento topico della stagione non potrà offrire il suo solito straordinario contributo alla causa rossonera. Ibra non vedeva l’ora soprattutto di tornare a Manchester dove più di qualcuno ancora lo rimpiange; la doppia sfida contro lo United era l’occasione per riportare il Milan nell’empireo del calcio europeo.
Nessun problema per la sua presenza a Sanremo
Dovrà invece accontentarsi di presenziare al Festival di Sanremo; l’infortunio in tal senso non influisce su un programma già definito nei dettagli.
Oltre allo svedese però, Pioli dovrà probabilmente fare a meno anche di Hakan Calhanoglu; il trequartista turco ha infatti rimediato un “edema diffuso dei flessori mediali della coscia sinistra”; anche lui sarà rivalutato in base all’evoluzione clinica dell’infortunio.
Per le prossime gare dunque, Stefano Pioli dovrà ridisegnare la formazione titolare nel reparto offensivo: contro Udinese e Verona, gli impegni più ravvicinati, giocherà sicuramente Leao con Rebic e Saelemaekers ai fianchi; il tecnico rossonero spera inoltre nel ritorno in gruppo di Mario Mandzukic, anche lui fermo ai box.
Insomma, la gioia sfrenata per la bella vittoria contro la Roma in casa Milan si è trasformata il giorno dopo in sconforto e amarezza. E’ vero che tra dicembre e gennaio anche senza Ibrahimovic i rossoneri hanno vinto partite e guadagnato punti preziosi, ma la sua presenza nella fase più calda della stagione sarebbe servita eccome.