Un’occasione da non fallire, costi quel che costi. La sfida contro il Genoa di domani, lunch match della 26/a giornata,  per la Roma rappresenta la chance di superare in classifica l’Atalanta, almeno fino a lunedì sera, e di tornare così al quarto posto.

Fonseca: “Tante soluzioni per sostituire Veretout”

Paulo Fonseca nel presentare il match di domani in conferenza stampa confessa di credere ciecamente in una grande prova dei suoi contro i grifoni, nonostante l’indisponibilità di elementi chiave dello spessore di Dzeko e Veretout. “Jordan è un giocatore importante per noi, soprattutto per le soluzioni offensive che riesce a produrre. In rosa abbiamo le alternative per sostituirlo al meglio; Villar e Pellegrini possono far bene in quel ruolo, anche Mikhtaryan è in grado di giocare lì”.

La Roma con le cosiddette squadre piccole e medie finora non ha sbagliato un colpo, ad eccezione dello scialbo 0-0  nel match del Vigorito contro il Benevento; Fonseca ne spiega il motivo: “Quella partita è stata fondamentale per il nostro percorso di crescita; abbiamo analizzato cosa non è andata per il verso giusto. Il Benevento si è chiuso a riccio senza concedere spazi e siamo andati in difficoltà”.

“Il Genoa giocherà per vincere; Pedro in campo dall’inizio”

Diversamente il Genoa di Ballardini, stando alle dichiarazioni del tecnico portoghese, è squadra che predilige giocare a calcio e naturalmente portata ad aggredire qualsiasi avversario: “Vedremo una bella partita, molto difficile per noi ma anche aperta e combattuta. Il Genoa non si chiude come fanno le squadre che lottano per non retrocedere, ma gioca e fa pressing alto”.

Capitolo formazione: Fonseca annuncia il ritorno in campo da titolare di Pedro, con cui pare vi siano stati degli screzi a causa di qualche panchina di troppo che l’attaccante iberico non ha digerito. “Pedro giocherà dall’inizio, ha ritrovato una buona condizione ed è pronto. Così come è pronto El Shaarawy, stanno bene entrambi”.

“Troppi infortuni, bisogna ridurre il numero di partite”

Anche Fonseca, come molti suoi colleghi, lancia un grido d’allarme per il numero eccessivo di infortuni che colpisce sistematicamente tutte le squadre, in modo particolare quelle impegnate nelle coppe: “Si gioca troppo; lo sostengo da tempo e oggi leggo e sento che molti miei colleghi la pensano come me. C’è solo un modo per ridurre la quantità di infortuni: diminuire drasticamente il numero delle partite”.

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