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Serie A

Champions, Juve: non basta Chiesa, il Porto ai quarti

L’eliminazione più amara degli ultimi anni. La Juventus vince 3-2 contro il Porto ma, alla luce del 2-1 subito all’andata al Do Dragao,  è costretta a dire addio alla Champions League.

La gara dell’Allianz Stadium sancisce probabilmente la fine del progetto tecnico imperniato sull’acquisto di Cristiano Ronaldo nell’estate del 2018; l’all-in del presidente Andrea Agnelli non ha dato i suoi frutti, se è vero che nonostante la presenza del fuoriclasse portoghese i bianconeri nelle ultime tre edizioni di Champions non sono mai andati oltre i quarti di finale.

La sfida contro il Porto, spettacolare e ricchissima di emozioni,  ha visto un primo tempo ben controllato dai Dragoni che hanno imbrigliato a dovere la manovra bianconera ripartendo in contropiede con grande incisività. Al 19’ la prima doccia gelata: l’arbitro Kuipers concede un rigore ai lusitani che Sergio Oliveira trasforma spiazzando Szczesny. La Juve fatica a bucare l’attentissima difesa portoghese e il primo tempo si chiude con i ragazzi di Conceicao avanti 1-0.

Nella ripresa la Juve cambia marcia, grazie soprattutto a due fattori: la crescita esponenziale di Federico Chiesa e l’espulsione al 54’ per doppia ammonizione di Taremi. I bianconeri si scatenano e ribaltano il risultato grazie alla doppietta dell’ex viola.

Continuano a susseguirsi le emozioni, Cuadrado centra una clamorosa traversa in pieno recupero ma il risultato resta sul 2-1. Ai supplementari accade l’imponderabile: al 115’, Sergio Oliveira su punizione dal limite batte un incerto Szczesny con un diabolico rasoterra; si scatena l’entusiasmo sulla panchina del Porto ma Rabiot due minuti dopo di testa riapre la partita. L’assedio finale bianconero alla porta di Marchesin non porta i frutti sperati: finisce 3-2 per la Juve, una vittoria amarissima.

Pirlo: “Grandissima delusione, certi errori si pagano”

Andrea Pirlo si presenta in conferenza stampa con l’espressione di chi ha visto fallire in 120 minuti un’intera stagione.

Il tecnico della Juve analizza con lucidità la sfida contro il Porto che ha sancito per il secondo anno consecutivo l’eliminazione agli ottavi della competizione più importante: “Purtroppo abbiamo commesso degli errori che in Champions si pagano a caro prezzo. Siamo delusi ovviamente, ma il progetto va avanti”.

E proprio in tal senso, Pirlo svela il contenuto di una telefonata intercorsa subito dopo la gara con il presidente Agnelli: “Abbiamo parlato del futuro; non mi ha tranquillizzato perchè non ce n’era motivo. Il piano di sviluppo va avanti, siamo solo all’inizio”.

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