Diritti tv, un’altra fumata nera: Dazn resta favorito su Sky

Un’altra fumata nera sui diritti tv. Neanche l’ennesima l’assemblea di Lega andata in scena in videoconferenza ieri pomeriggio è bastata per dipanare la matassa dell’assegnazione dei diritti tv del campionato di serie A per il triennio 2021-2024
Diritti tv: i sì sono soltanto 11, 8 club hanno votato no
A dispetto delle previsioni della vigilia, secondo cui il fronte del ‘si’ a Dazn aveva raggiunto i 14 voti necessari a concedere il via libera definitivo, il numero di club favorevoli ad accettare la proposta della piattaforma anglosassone si è fermato a 11; hanno votato sì Juventus, Inter, Milan, Napoli, Lazio, Verona, Atalanta, Fiorentina, Parma, Udinese e Torino.
Si sono invece astenute 8 società: Roma, Bologna, Benevento, Crotone, Sassuolo, Genoa, Sampdoria e Spezia. Assente invece il Cagliari i cui dirigenti hanno abbandonato la videoconferenza senza esprimersi in merito.
Diritti tv, venerdì un’altra assemblea: il 29 scadono le offerte
A sei giorni dalla scadenza delle offerte vincolanti di Dazn e Sky, la deadline è fissata per lunedì 29 marzo, il percorso a ostacoli dell’assegnazione dei diritti tv si è trasformato in una disperata corsa contro il tempo.
E’ stata infatti convocata in fretta e furia un’altra assemblea per venerdì 26, in quella che si preannuncia come la data decisiva, un vero e proprio punto di non ritorno. In caso di fumata nera fra tre giorni, martedì 30 marzo la Lega sarà costretta a riformulare il bando di gara e, quasi certamente, a prendere in considerazione offerte al ribasso rispetto a quelle presentate adesso.
Le piccole insistono: “Bisogna coinvolgere Sky”
Il punto di rottura intorno al quale non si riesce a trovare alcun compromesso tra le parti riguarda la posizione di Sky; le grandi credono sia arrivato il momento di tagliare fuori completamente il colosso televisivo di Rupert Murdoch; la Roma e le medio piccole considerano invece necessario coinvolgere l’emittente satellitare almeno nell’assegnazione del pacchetto di 3 gare su 10 in co-esclusiva.
La sensazione, nonostante tutto, è che alla fine un accordo si troverà sulla proposta di Dazn: nessuna delle 20 società vuole rinunciare a 840 milioni di euro.