Nella storia recente del calcio mondiale tanti talenti non hanno rispettato le aspettative iniziali. Nonostante una qualità fuori dal normale, tanti di loro hanno deluso e non sono riusciti ad esplodere definitivamente diventando dei campioni. In questo articolo nello specifico vogliamo soffermarci in particolar modo su tre giocatori che avrebbero potuto avere una carriera luminosa in considerazione del loro talento.
Antonio Cassano – alla Roma dal 2021
Al primo posto di questa speciale classifica non poteva mancare Antonio Cassano. Cresciuto nel Bari, si mise in mostra in Serie A all’età di 19 anni in un match contro l’Inter. Realizzò un grandissimo gol tanto che gli addetti ai lavori lo accostarono per caratteristiche tecniche a Roberto Baggio. Nel 2001 si trasferisce alla Roma e conquista subito un trofeo. Si tratta della Supercoppa italiana. Quattro stagioni e mezza nella Roma, la sua migliore è quella 2003-2004, in 39 partite realizza 18 gol. A gennaio 2006 si trasferisce al Real Madrid ma l’esperienza in Spagna si rivela molto deludente. In una stagione e mezza infatti gioca appena 29 partite realizzando quattro gol. Nell’estate 2007 ritorna in Italia, lo acquista la Sampdoria. Nella società ligure gioca quattro stagioni disputando 96 partite e realizzando 35 gol. Nell’estate 2011 si trasferisce al Milan, dove gioca appena una stagione. L’anno dopo passa invece all’Inter, per poi chiudere la sua carriera al Parma e nelle ultime due stagioni della sua carriera da calciatore (dal 2015 al 2017) alla Sampdoria.
Palmares:
- 2 Supercoppe Italiane (nel 2001 con la Roma, nel 2011 con il Milan)
- 1 campionato spagnolo con il Real Madrid nel 2006
- 1 campionato italiano con il Milan nella stagione 2010-2011
Adriano – all’Inter dal 2001
Al secondo posto di questa speciale classifica troviamo Adriano, punta brasiliana arrivata giovanissima all’Inter. Otto le presenze nella prima stagione in nerazzurro, nel 2001-2002, con un gol realizzato. A gennaio 2001 viene ceduto in prestito alla Florentia Viola, dove gioca 15 partite e realizza sei gol.
Soprannominato il nuovo Pelé a 14 anni, l’americano Freddy Adu ha deluso le aspettative dopo il suo approdo al Benfica. Dal 2002 al 2004 gioca nel Parma, dove disputa due delle sue migliori stagioni della sua carriera da calciatore. 37 partite disputate con la squadra emiliana con 23 gol realizzati, prima del ritorno all’Inter nel 2004. Quattro stagioni nella società nerazzurra in cui però non riuscì ad incidere. 103 le presenze totali e 44 gol realizzati. Successivamente ritorna in Brasile, al San Paolo, di nuovo Inter e poi Flamengo. L’ultima esperienza in Italia è con la Roma, nella stagione 2010-2011, dove però gioca solo cinque partite. Corinthians, Flamengo, Atletico Parananense e Miami United sono le squadre in cui Adriano. ha chiuso la carriera da calciatore.
Freddy Adu
Soprannominato il nuovo Pelé a 14 anni, la punta americana Freddy Adu ha deluso le aspettative dopo il suo approdo al Benfica. Ha iniziato la sua carriera nel Dc United, nel campionato americano, dove si è messo in evidenza. A tal punto da attirare l’attenzione del Benfica, che ha deciso di investire sulla punta. L’arrivo in Europa è stato caratterizzato da stagioni deludenti, con esperienza professionali al Monaco, all’Aris Salonicco e al Rizespor. Il ritorno in America poi non si rivelò decisivo per la sua maturazione calcistica.