Mario Pasalic ha confermato anche nel corso del recente Europeo la conseguita maturità agonistica. Ora potrà finalmente riposarsi, dopo una stagione estremamente impegnativa, e iniziare a ricaricare le pile per la prossima, in cui l’Atalanta è attesa a grandi cose.
Chi è Mario Pasalic
Mario Pasalic è nato a Mainz, in Germania, il 9 febbraio del 1995. Centrocampista offensivo, fa della grande versatilità la sua maggiore prerogativa. Che fa valere ricoprendo con analogo rendimento i ruoli di trequartista o mezzala, senza comunque disdegnare i rientri difensivi. Vanta inoltre notevoli capacità di tiro, con entrambi i piedi, grazie alle quali riesce spesso a concludere personalmente l’azione.
La sua carriera
Mario Pasalic ha iniziato la sua carriera nell’Hajduk Spalato, con cui ha esordito nella massima serie croata nella stagione 2013-14, catturando l’attenzione del Chelsea. Coi Blues, però, non è riuscito a trovare spazio, venendo prestato prima all’Elche, in Liga, e poi al Monaco, in Ligue 1.
Nell’estate del 2016 si è quindi trasferito, ancora in prestito, al Milan, ove ha collezionato 24 gare e 5 reti, che però non gli sono valse la conferma.
Ancora un prestito, stavolta allo Spartak Mosca, e poi il ritorno in Italia, stavolta all’Atalanta, che ha impegnato 15 milioni di euro per poterlo avere definitivamente. Un investimento ampiamente ripagato dal centrocampista croato, il quale ha sinora messo a segno 20 reti nelle 93 gare disputate in massima serie coi bergamaschi.
Pasalic vanta anche 27 gare con la Nazionale del suo Paese, nel corso delle quali ha messo a segno 4 reti. L’ultima delle quali negli ottavi di finale di Euro 2020, contro la Spagna.
Quanto guadagna Mario Pasalic?
Mario Pasalic guadagna 1,5 milioni di euro netti all’anno. Il suo contratto, stipulato quando il giocatore è stato riscattato definitivamente dall’Atalanta, è valido sino al 30 giugno del 2024.
La sua vita privata
Mario Pasalic è sposato dal 2019 con la connazionale Marija Grbeša. Una relazione, la loro, nata prima dell’arrivo del giocatore a Bergamo.
