Charalampos Lykogiannīs sembra destinato a cambiare squadra, nel corso dell’estate. La crescita esponenziale del suo rendimento nel corso dell’ultima stagione ha infatti spinto più di una squadra a guardare in direzione di Cagliari, per poter ovviare alle lacune sulla fascia sinistra, quella di pertinenza del giocatore greco.
Chi è Charalampos Lykogiannīs
Charalampos Lykogiannīs è nato a Il Pireo, in Grecia, il 22 ottobre del 1993. Esterno difensivo mancino, si fa notare per il modo garibaldino in cui interpreta il proprio ruolo. Forte soprattutto nella fase di attacco, in cui può sfruttare un tiro poderoso, è invece meno portato per la fase difensiva, anche se con il passare del tempo è riuscito a migliorare anche questo aspetto.
La sua carriera
Charalampos Lykogiannīs ha iniziato la sua carriera nel settore giovanile dell’Olympiakos, coronando il suo apprendistato con il debutto in prima squadra, nel 2012.
Nell’estate del 2013 è quindi passato al Levadeiakos, per poi trasferirsi all’Ergotelis, sempre in prima divisione.
La sua crescita tenica è stata notata dagli osservatori dello Sturm Graz, che ha proceduto alla sua acquisizione nel luglio del 2015. Nella squadra austriaca ha presto ocnquistato un posto di rilievo, totalizzando 81 gare e 6 reti in due anni e mezzo.
Nel gennaio del 2018 è stato quindi il Cagliari a bussare alle porte dello Sturm Graz, rilevandone il cartellino. Dopo l’esordio in Serie A, avvenuto il 28 gennaio contro il Crotone, in una gara terminata 1-1, ha collezionato 73 presenze e 4 reti coi sardi.
Vanta anche 6 presenze nella Nazionale del suo Paese, con la quale ha esordito il 3 settembre del 2017, nella partita persa al Pireo contro il Belgio, per 2-1.
Quanto guadagna Charalampos Lykogiannīs?
Charalampos Lykogiannīs guadagna 0,5 milioni di euro netti all’anno. Il suo stipendio è quindi molto contenuto, ma potrebbe essere presto oggetto di un sostanzioso ritocco, soprattutto nel caso di un trasferimento.
La sua vita privata
Della vita privata di Charalampos Lykogiannīs non si sa in pratica nulla. A differenza dei suoi colleghi, infatti, il difensore greco ha sparso una vera e propria cortina fumogena a difesa della sua privacy.