Alessio Cragno è uno dei portieri italiani più promettenti. Adesso sta lottando per salvare il Cagliari, la prossima estate farà un salto di qualità firmando per un club pronto a giocare per traguardi più prestigiosi?
Oggi approfondiamo la sua storia dato che anche secondo le quote fornite dagli operatori legali in Italia il giocatore della nazionale è uno dei migliori nel suo ruolo..
I primi passi nel mondo del calcio
Il portiere nato nei dintorni di Firenze 27 anni fa è diventato una bandiera del Cagliari ma dopo aver conquistato la salvezza sul campo, obiettivo non proibitivo visto la reazione della squadra allenata da Mazzarri, deve scegliere cosa voler fare da grande: sposare il progetto sardo dandogli amore incondizionato o provare una nuova esperienza, magari anche volando oltre confine.
La sua carriera inizia in provincia, giocando in una piccola società dilettantistica, la Polisportiva Sieci, prima di essere tesserato a 13 anni dal San Michele Cattolica Virtus, squadra dove in passato hanno mosso i primi passi due campioni del mondo come Paolo Rossi e Andrea Barzagli.
Fin da giovanissimo mette in mostra le sue principali qualità come la reattività tra i pali, grazie ad una forte esplosività nel saltare sfruttando le gambe o l’abilità di saper leggere la partita con interventi sempre precisi e mai troppo avventati, e così il Brescia decide di puntare sul ragazzo.
Dopo aver giocato titolare la stagione 2009-2010 con la rappresentativa biancoblù iscritta al campionato Allievi Nazionali, fa il suo esordio tra i professionisti debuttando a 18 anni in Serie B. Dopo aver preso un minimo di confidenza con la categoria e la prima squadra diventa titolare nella stagione successiva (2013-2014).
L’arrivo a Cagliari
Cragno si dimostra un ottimo portiere nonostante sia ancora molto giovane, soprattutto considerato il ruolo da lui ricoperto, ma le sfide non lo spaventano affatto, anzi si sente stimolato ancora di più. Il portiere è sicuramente ambizioso e accetta così con molto entusiasmo la proposta del Cagliari, società iscritta al campionato di massima Serie che decide di puntare su di lui anticipando la concorrenza di altri club.
Il giocatore debutta in un match di Coppa Italia contro il Catania, riuscendo a mantenere la porta inviolata durante i 90’ minuti. Il 21 settembre 2014, all’età di 20 anni esordisce all’Olimpico contro la Roma. I sardi usciranno sconfitti per due reti a zero, ma Cragno non ha nulla da recriminare, nonostante l’emozione per l’esordio avrebbe potuto metterlo in crisi.
Le cose però non vanno bene, la squadra soffre non riuscendo a conquistare i punti necessari utili per conquistare la salvezza e nel mercato di Gennaio, la società anche per non addossare troppe colpe al ragazzo, decide di puntare su un portiere con maggior esperienza. Cragno accetta la scelta e si accomoda in panchina per il resto del campionato.
L’anno successivo, è il secondo nelle gerarchie, dato che come titolare è stato scelto Marco Storari, giocatore con una lunga carriera alle spalle, che con la sua presenza e vari consigli anche fuori dal terreno di gioco aiuta Cragno a crescere.
Per accumulare esperienza e ritrovare contatto con il campo viene ceduto in prestito a Lanciano e Benevento, dove si dimostrerà uno dei protagonisti della promozione in Serie A.
Titolare fisso in Serie A
Dal 2017, dopo essere ritornato nell’isola è il titolare fisso del Cagliari, vincendo nella stagione 2018-2019 il titolo come miglior portiere della Serie A, premio votato da colleghi ed esperti del settore che con questo riconoscimento hanno evidenziato le qualità di Cragno, venendo inserito anche nella top 11 europea.
Alessio Cragno si sta dimostrando uno tra i migliori portieri del nostro campionato, spesso compiendo interventi decisivi e grazie alle sue prestazioni è nel giro della nazionale azzurra. Adesso mancano poche partite alla fine del campionato e il portiere è concentrato sul raggiungimento degli obiettivi previsti, ma nonostante il suo contratto è in scadenza nel 2024, a fine stagione si siederà al tavolo con i suoi procuratori e il presidente per decidere se continuare questo rapporto o chiedere una cessione.