Johan Cruyff, chi è? Causa morte, carriera, caratteristiche tecniche

Il mondo intero, nel 2016, pianse la morte di uno dei più grandi talenti che abbiano mai calcato un campo di calcio. Stiamo parlando dell’ asso olandese Johann Crujff, uno dei più grandi giocatori di sempre, che nel ottobre del 2015 comunicò a mezzo stampa di avere un tumore polmonare. Una notizia che gettò nello sconforto gli appassionati di questo sport, soprattutto per la rivoluzione che Crujff riuscì ad infondere nel calcio giocato con la grande Olanda degli anni ’70. Seppe concretizzare quel concetto di “calcio totale” con quella magnifica squadra che detto’ legge su tutti i campi. Cruyff si spense 5 mesi dopo, a Barcellona, all’ età di sessantotto anni e i suoi insegnamenti, in termini calcistici, durano ancora oggi in quanto molto innovativi e sublimati da allenatori moderni quali Pep Guardiola, che il più delle volte ha affermato di ispirarsi alla grande Olanda di quegli anni per il gioco del suo Manchester City. I citizens, infatti, giocano senza punti di riferimento, proprio come la formazione “orange” capitanata da Cruyff, sorprendendo di volta in volta gli avversari.
Johann Cruyff, biografia
Johann Cruyff nasce ad Amsterdam, il 25 aprile 1947 e morirà a Barcellona, il 24 marso 2016 a seguito di una grave malattia. E’ considerato uno dei più grandi talenti della storia del calcio e fu capitano di quella formazione olandese che rivoluzionò il gioco del pallone con il cosiddetto “calcio totale”, ancora oggi seguito ed apprezzato dagli allenatori più capaci. Da calciatore e allenatore può vantare un palmares ricchissimo, in quanto ha vinto ben nove campionati olandesi, un campionato spagnolo, una coppa di spagna, tre coppe dei campioni, una supercoppa UEFA e una coppa intercontinentale. Con la grande Olanda raggiunse le finali mondiali in Germania nel 1974 e in Argentina nel 1978, perdendole entrambi. Emblematica fu la finale nel 1974 in cui l’ Olanda segnò il primo gol su rigore dopo pochi minuti, senza che la formazione teutonica toccasse mai il pallone.
I riconoscimenti
Johann Cruyff, nel corso della sua carriera e per le sue doti di leader in campo e fuori, è stato soprannominato in tanti modi, soprattutto da giornalisti nostrani; basti pensare a Sandro Ciotti che lo apostrofò con il termine di “profeta del gol” nel suo film documentario, e a Gianni Brera che lo soprannominò “il Pelè bianco” per la sue grandi capacità tecniche al servizio di una squadra di fenomeni. Tra i riconoscimenti più importanti vanno ricordati i ben 3 palloni d’ oro che gli vennero assegnati dalla rivista francese France Football nel 1971, nel 1973 e al termine della finale persa contro la Germania, nel 1974. In quella partita, Cruyff rivelò al mondo il suo immenso talento, risultando, con Gerd Muller, il migliore in campo. Inoltre è uno dei pochi allenatori che ha vinto la Champions League sia come tecnico che come calciatore. Primato condiviso con nomi altisonanti quali Josep Guardiola, Giovanni Trapattoni, Carlo Ancelotti, Zinedine Zidane.
Caratteristiche tecniche
La caratteristica principale di Johan Cruyff e che calciava indifferentemente sia di destro che di sinistro, con un tiro potente e preciso che non lasciava scampo al portiere avversario. In campo amava agire da centravanti per il suo innato fiuto del gol ma, all’ occorrenza, Cruyff poteva essere schierato dietro le punte in quanto dotato di un piede educatissimo con cui poteva ricoprire anche il ruolo di trequartista. Ancora oggi, il giocatore viene ricordato per un suo movimento particolare denominato “la giravolta di Cruyff”, di un elevatissimo tasso tecnico.