Chi è l’allenatore del Camerun Rigobert Song? Vita privata, malattia, carriera

In Italia lo ricorderanno soprattutto i tifosi di squadra che recentemente si è affacciata di nuovo in serie A a un oltre un ventennio dal suo passaggio. Scopriamo da vicino chi è l’allenatore del Camerun Rigobert Song che lunedì 28 novembre si appresta a sfidare alle ore 11 italiane la Serbia, nella seconda giornata dei Mondiali di Qatar 2022. Per i Leoni indomabili e gli slavi sarà già una gara da dentro o fuori.
In attesa del calcio di inizio che probabilmente decreterà chi contenderà alla Svizzera il secondo posto nel girone alle spalle del Brasile, andiamo a conoscere meglio uno dei commissari tecnici più giovani del campionato del mondo.
La biografia
Rigobert Song Bahanag, questo il nome completo, è nato Nkanglicock, città del Camerun, il 1° luglio 1976. In Italia lo ricordiamo soprattutto come difensore centrale: nell’estate 1998 la Salernitana, guidata in panchina da Delio Rossi e in società da Aniello Aliberti, scelse il marcatore africano come colpo di mercato per il ritorno in A. Song era reduce dal Mondiale di Francia 1998, nel quale la sua nazionale aveva affrontato anche l’Italia di Cesare Maldini.
Rigobert è figlio di Bernadette e Paul Song, morto quando lui era ancora piccolissimo. In pratica è stato costretto a crescere, senza la figura paterna, ma lo ha sempre ricordato nella sua carriera. Ad ogni gol indicava, infatti, il cielo, in omaggio al genitore.
Fin da ragazzino Song ha mostrato uno strapotere fisico che lo ha rapidamente fatto emergere soprattutto a livello giovanile. Tutti gli riconoscono una grande determinazione che gli è valsa presto la chiamata in Europa: a scoprirlo è stata la formazione francese del Metz, dove è arrivato nel 1994.
Veste la casacca granata per 4 stagioni, arrivando a sollevare anche un trofeo. Nel 1995-1996 il Metz si aggiudica, infatti, la Coppa di Lega. Dopo 120 gare in Francia, Song approda, dopo i Mondiali di Francia ’98, in serie A per vestire la maglia di una neopromossa, la Salernitana. Nonostante le poche presenze dalle parti dell’Arechi (appena 4), resta nella storia del club campano: firma, infatti, il primo gol dopo il ritorno in A all’Olimpico contro la Roma di Zeman. E’ la rete del momentaneo vantaggio, poi rimontato da Totti e soci.
Resta a Salerno poco più di due mesi: a ottobre lo reclama addirittura il Liverpool. Ad Anfield Road gioca due anni, poi si trasferisce a Londra per giocare nel West Ham. Il suo tour nei grandi campionati europei prosegue in Bundesliga col Colonia, prima del ritorno in Francia al Lens. Due anni nella Ligue 1 e poi una nuova esperienza in Turchia, che diventa l’approdo finale della sua carriera. Al Galatasaray si toglie tante soddisfazioni vincendo due campionati, ma le ultime stagioni le spende al Trabzonspor. Nel 2010, dopo il Mondiale in Sudafrica, decide di ritirarsi con ben 137 gare con la maglia del Camerun.
Malattia e incarico da ct
Lo status di pilastro dei Leoni Indomabili da calciatore gli vale la chiamata da commissariato tecnico nel febbraio 2022 al posto di Toni Conceicao. Nell’ottobre 2016 Song ha vissuto un momento molto difficile per la sua salute: fu, infatti, colpito da ictus mentre si trovava in casa ad Ozda. Il governo pagò le cure necessarie per l’intervento chirurgico.
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