Guillelmo Ochoa, chi è? Carriera, caratteristiche, sei dita

Guillelmo Ochoa è tra i giocatori che si è messo in evidenza in questo mondiale in Qatar. Il riccioluto portiere, infatti, ha dimostrato di essere il leader della squadra messicana e ha realizzato parate stupefacenti che hanno consentito alla squadra del centroamerica di andare avanti, il più possibile, nella massima kermesse mondiale. Ochoa è stato uno giudicato tra i portieri più forti, grazie ai suoi straordinari riflessi e ad un senso del piazzamento con cui si è reso protagonista di parate eccellenti e acrobatiche. Le sue performance trai pali non sono passate inosservate e la Salernitana ha provveduto ad ingaggiarlo sino a giugno 2023, a seguito dell’ infortunio del portiere titolare Sepe che lo terrà lontano, per un certo periodo, dai campi di gioco. I granata hanno voluto puntare sul sicuro e Ochoa ha accettato con entusiasmo questa sua nuova avventura in uno dei campionati più tecnici e difficili del mondo, convinto di poter fare bene e di sperare in una probabile conferma.
Guillelmo Ochoa, biografia
Guillelmo Ochoa nasce a Guadalajara, il 13 luglio 1985. Il giocatore, sin dagli inizi, è dotato di riflessi prontissimi e di ottime qualità acrobatiche che mette al servizio della squadra, con parate che strappano gli applausi dei tifosi sugli spalti. Ochoa, dal 2010, è nel giro dalla nazionale ed è uno dei giocatori messicani più conosciuti. Nel suo paese è un vero e proprio beniamino e un esempio per i giovani calciatori che vogliono avvicinarsi all’ attività professionistica. Ochoa viene convocato per la prima volta nei campionati mondiali del 2006 e del 2010, anche se in entrambe le occasioni non disputa alcuna partita. Parte titolare dal 2014 e mette in mostra le sue doti straordinarie grazie a prestazioni eccezionali contro il Brasile e l’ Olanda, in cui risulta il migliore in campo.
La sua ascesa tra i portieri più forti
Ochoa, dopo il mondiale nel 2014, viene confermato titolare della formazione messicana anche nella Coppa America Centenario nel 2016 che si tiene negli Stati Uniti. Ancora una volta risulta essere il giocatore messicano più forte della squadra, e il suo nome circola con insistenza negli ambienti calcistici dell’ intero panorama mondiale. Ai mondiali in Russia, trascina la nazionale maggiore del suo paese sino agli ottavi di finale, dove nulla può di fronte ad un fortissimo Brasile. Ma l’ esperienza del portiere continua grazie alla sua partecipazione nella nazionale olimpica messicana a Tokyo 2020. Nella manifestazione sportiva, Ochoa gioca tutte le partite e viene eliminato nuovamente dal Brasileù, questa volta però solo in semifinale. Ottiene la medaglia di bronzo battendo nella “finalina” i padroni di casa del Giappone.
La leggenda delle sei dita
A partire da gennaio del 2023 lo vedremo anche nella nostra serie A a difendere la porta della squadra campana della Salernitana. Il portiere è oggetto anche di una curiosa leggenda che non ha mai provato a smentire, alimentando questa sorta di “leggenda metropolitana”. Per le sue parate eccezionali, in alcune partite si dice che sia stato accusato dagli avversari di avere circa sei dita, grazie alle quali compie interventi prodigiosi. E’ ovvio che si tratta di un palese scherzo su cui l’ estremo difensore ci ha sempre giocato su, condividendo i fotomontaggi riguardo questa sua caratteristica, in realtà assolutamente inventata.