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Serie A

Chi è Paulo Sousa il nuovo allenatore della Salernitana?

Il suo ennesimo approdo nel campionato italiano dove è stato protagonista prima come giocatore e poi come tecnico è stato probabilmente quello più sorprendente. Nessuno si aspettava di vederlo sulla panchina di una matricola o quasi, ma evidentemente il progetto del presidente Iervolino lo ha convinto in pieno.

L’approdo in granata

Andiamo a vedere chi è Paulo Sousa il nuovo allenatore della Salernitana. Il trainer lusitano siederà in panchina a partire dal match di domenica pomeriggio contro la Lazio dell’ex patron granata Claudio Lotito. All’Arechi prenderà il posto di un tecnico molto amato dal popolo della Curva Sud Siberiano, ma che paga i recenti risultati negativi, soprattutto tenendo conto della rosa allestita in estate dal direttore sportivo Morgan De Sanctis.

Davide Nicola godeva di grande credito dopo la clamorosa salvezza dell’anno scorso, ma l’inizio di questa stagione è stato davvero tribolato. La Salernitana è fuori dalla zona retrocessione, ma per pochi punti e ha preso sonore scoppole, su tutte il clamoroso 8-2 con l’Atalanta. Per Nicola è in pratica il secondo esonero nell’arco della stessa stagione coi granata, che era stati costretti a richiamarlo. Ora però il ko nello scontro diretto con l’Hellas Verona ha fatto traboccare il vaso.

Iervolino si è fiondato di corsa su Paulo Sousa, un nome che nel nostro Paese non ha bisogno di presentazioni. L’attuale allenatore della Salernitana è nato a Viseu, in Portogallo, il 30 agosto 1970. Arrivò per la prima volta in Italia a 24 anni per vestire la maglia della Juventus che condusse subito al titolo nazionale, formando una cerniera di centrocampo completa con Deschamps. Nel 1998-99 passa all’Inter e poi si accasa al Parma. Nel mezzo tante esperienze all’Estero, sia da giocatore che da tecnico.

Il tour per il mondo

Centrocampista di grande visione e lanci millimetrici, Paulo Sousa esplode in Patria con le big Porto e Benfica prima di essere comprato dalla Juventus per 10 miliardi di lire. Marcello Lippi ne fa uno dei perni della rifondazione bianconera e i risultati gli danno ragione. Sarà proprio Paulo Sousa a dare un dispiacere alla Vecchia Signora vincendo la Champions League col Borussia Dortmund nella finale di Monaco, dove la Juve finisce ko. Aveva già vinto quella del 1995 proprio coi bianconeri. Terminata l’esperienza in serie A, chiude la carriera con le maglie di Panathinaikos ed Espanyol.

Decide poi di cominciare la carriera di allenatore. La sua prima esperienza è sulla panchina della nazionale portoghese Under 16 poi vola in Inghilterra per allenare il Queens Park Ranger. Dopo è la volta dello Swansea e del Leicester City. Cambia completamente scenario allenando prima il Videoton in Ungheria e poi il Maccabi Tel-Aviv in Israele.

Si avvicina all’Italia passando per Basilea, poi arriva la grande occasione allenando la Fiorentina. Dopo la parentesi al Franchi proseguo il tour tra Cina, Francia col Bordeaux, Polonia e Brasile col glorioso Flamengo. Dopo la ribalta internazionale, però, è tempo di calarsi nella realtà della provincia per provare a salvare la Salernitana dalla B. L’accordo di 6 mesi col club granata prevede, infatti, il rinnovo automatico biennale in caso di raggiungimento dell’obiettivo salvezza.

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