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Festa del Cinema di Roma 2023, cosa ha funzionato e cosa no?

Domenica 29 ottobre termina la Festa del Cinema di Roma 2023 un’edizione piena di sorprese
ma anche criticata sotto diversi punti di vista. Come sempre qualcosa non ha funzionato anche se
alla fine possiamo promuovere con buoni voti tutto quello che abbiamo visto nella capitale. Arrivata
alla sua diciottesima edizione la Festa è stata dedicata al mondo delle donne, regalandoci anche la
prima regia di diverse attrici passate dietro la macchina da presa. Si è partiti proprio con la
proiezione di “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi per poi assistere anche a “Mur” di Kasia
Smutniak e “Volare” di Margherita Buy.

Abbiamo assistito al trionfo del mondo femminile, che ancora una volta dimostra come possa essere
alla pari di quello maschile sotto ogni punto di vista anche da quel ruolo della regia che in passato
sembrava esclusivamente dedicato agli uomini. Ma andiamo a leggere più da vicino i pro e i contro
di questo RFF 2023

RFF 2023, cosa ha funzionato

Quello che sicuramente ha incantato del RFF 2023 sono le sale cinematografiche che si sono
prestate alla messa in onda dei film. L’Auditorium Parco della Musica ha nuovamente regalato
luminosità e prestigio all’ambiente capitolino con le splendide Sala Petrassi e Sala Sinopoli a farla
da protagoniste assolute. Il Festival si è dislocato in diverse location con citazioni di merito anche
per le altre location dal Giulio Cesare al Maxxi, dall’Auditorium della Conciliazione alla Casa del
Cinema fino all’Adriano e al Teatro Palladium.

Tra i pro sicuramente ci sono stati i film. Decine e decine di pellicole sono andate in scena in
dieci giorni e non ce n’è stata una che abbia deluso. Anzi sono state molte le sorprese come lo
splendido Holiday di Edoardo Gabriellini noto come il ragazzo di Ovosodo film di Paolo Virzì del
1997 che gli diede possibilità di esordire. E ancora è piaciuto moltissimo Nuovo Olimpo di Ferzan
Ozpetek senza dimenticare le serie tv con proiezioni dei primi episodi di Mare Fuori 4, I leoni della
Sicilia e Il Camorrista La Serie.

RFF 2023, cosa non ha funzionato

Sicuramente il neo più grande del RFF 2023 è stato ancora una volta Boxol. Il sistema di
prenotazione degli eventi ha mostrato ancora una volta numerose lacune, impedendo a tanti di poter
guardare i film che desideravano, nonostante la scelta fosse anche ampia. Questo sistema non si è
dimostrato all’altezza e ci si augura che nelle prossime edizioni possa cambiare ancora qualcosa per
portare la manifestazione agli standard desiderati ormai da tempo.

Tra le altre critiche c’è stato anche chi ha storto il naso per la non massiccia presenza di ospiti come
nelle passate edizioni. Molto è dipeso anche dal mega sciopero ancora in atto negli Stati Uniti e
nonostante questo abbiamo visto in sala personaggi come Isabella Rossellini e Gianfranco Rosi non
di certo due autori da sottovalutare e non inquadrare tra il meglio che offre il nostro paese e il sistema cinema in generale

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